LEGGE DI BILANCIO 2024: cosa bolle in pentola

n attesa della pubblicazione della legge di bilancio vi anticipo quelle che potranno essere le novità di maggiore interesse (per l’ufficialità sarà necessario attendere la pubblicazione).

Esonero IVS lavoratori dipendenti

Viene riproposto anche per il prossimo anno l’esonero sull’aliquota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) nelle misure del:

  • 7% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro, ovvero
  • 6% se la retribuzione imponibile mensile è superiore a 1.923 euro e non eccede l’importo di 2.692 euro.

La novità introdotta riguarda la presunta mancata applicabilità dell’esonero sul rateo di 13ma mensilità, sia essa corrisposta mensilmente a ratei che in unica soluzione nel mese di dicembre (“senza effetti sul rateo di tredicesima”).

Vedremo se tale aspetto verrà o meno confermato.

Fringe benefit

Limitatamente al periodo di imposta 2024 viene innalzata la soglia di esenzione dei fringe benefit (comprensivi anche delle somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro ai dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese

per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa) a:

  • 1.000 euro per i lavoratori senza figli;
  • 2.000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico (art. 12, comma 2 TUIR).

Come previsto anche dal decreto lavoro i datori di lavoro dovranno inviare apposita informativa alle r.s.u., laddove presenti.

Per vedersi applicato il limite di esenzione più alto, i lavoratori interessati devono dichiarare al datore di lavoro di avervi diritto, indicando il codice fiscale dei figli.

Detassazione dei premi di risultato

Viene confermata anche per i premi e somme erogati nell’anno 2024 l’aliquota dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali nella misura del 5%.

L’applicazione del regime sostitutivo è subordinato alla condizione che il reddito da lavoro dipendente privato del soggetto non sia stato superiore, nell’anno precedente a quello di percezione degli emolumenti in oggetto, a 80.000 euro.

Detassazione lavoro notturno e festivo settore turistico-alberghiero

Viene confermato, per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024 ai lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di cui all’articolo 5 della legge 25 agosto 1991, n. 287 e ai lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, il riconoscimento di un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario, effetuate nei giorni festivi.

Tale disposizione si applica in favore dei lavoratori dipendenti del settore privato titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2023, a 40.000 euro; il sostituto di imposta riconosce il trattamento integrativo speciale su richiesta del lavoratore e compensa il credito così maturato mediante l’istituto della compensazione nel Mod. F24.

Congedo parentale

Uno dei mesi di congedo parentale da fruire in alternativa tra i genitori entro il sesto anno di vita del bambino verrà indennizzato al 60% (invece che al 30%).

Solo per l’anno 2024 il congedo verrà indennizzato all’80% della retribuzione (invece del 60%).

Dunque per il 2024 ciascuno dei genitori potrà fruire, in modalità alternativa tra loro di due mesi di congedo parentale all’80% (uno introdotto dalla legge di bilancio dello scorso anno).

La disposizione in esame si applica con riferimento ai lavoratori che terminano, dopo il 31 dicembre 2023, il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità.

Decontribuzione lavoratrici con figli

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (esclusi i rapporti di lavoro domestico) è riconosciuto un esonero del 100 per cento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore:

  • nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile;
  • fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio.

In via sperimentale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, tale esonero è riconosciuto anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Per quanto concerne gli incentivi alle assunzioni ad oggi nella bozza della legge di bilancio non è stato previsto alcunchè circa gli incentivi under 36, donne svantaggiate e neet; salvo sorprese pertanto le misure non troveranno applicazione il prossimo anno.

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